Cresce la fame senza aiuto

Ci vuole più cooperazione

Ufficio Policy Focsiv – Sono 733 milioni le persone che hanno sofferto la fame nel 2023 secondo il recente rapporto delle Nazioni Unite. Le crisi di questi ultimi anni, dal Covid alle guerre, al sempre più crescente impatto del riscaldamento climatico stanno colpendo le popolazioni più povere e vulnerabili.

Il numero delle persone che soffrono la fame è aumentato soprattutto in Africa: 300 milioni di persone hanno sofferto la fame nel 2023. Nei paesi più impoveriti bel oltre il 70% della popolazione si trova in condizioni di insicurezza alimentare, tra questi la Repubblica democratica del Congo, la Nigeria, l’Etiopia, il Sud Sudan.

Un terzo della popolazione mondiale (2,8 miliardi di persone) nel 2023 non si è potuta permettere una dieta sana a causa di guerre e di un sistema alimentare diseguale. Per raggiungere l’obiettivo fame zero dello sviluppo sostenibile è necessario l’impegno integrato di attori sia pubblici che privati, nazionali e internazionali. In particolare occorre aumentare l’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps). Attualmente infatti solo il 34% dell’Aps e di altre risorse pubbliche sono destinate alla lotta alla fame. Un dato che non risulta essere in crescita.

L’aiuto pubblico allo sviluppo (APS) dovrebbe essere uno strumento essenziale per affrontare la fame, insieme ad un cambiamento di un sistema alimentare fortemente diseguale, alla costruzione della pace, e alla mitigazione e adattamento al riscaldamento climatico.  Ma la percentuale di APS sul reddito nazionale lordo è ancora lontana dall’obiettivo dello 0,70% stabilito dall’Agenda Onu per il 2030.

Si veda l’articolo di Openpolis qui di seguito
Continua a crescere il numero di persone che soffrono la fame