La cooperazione indispensabile per la pace e lo sviluppo sostenibile

Il discorso del Presidente Mattarella alla Conferenza delle Nazioni Unite del 6 maggio

Fonte immagine: ANSA. 

Ufficio Policy Focsiv: riportiamo qui alcuni estratti del discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Conferenza delle Nazioni Unite. Il discorso ha riguardato lo stato di avanzamento dell'obiettivo 16 dell'Agenda 2030, incentrato su 'Pace, giustizia e istituzioni solide per lo sviluppo sostenibile'.

Il Presidente Mattarella per sottolinea l'importanza degli investimenti nella cooperazione internazionale. Ciò include l'impegno, sostenuto anche dalla Campagna 070, di allocare lo 0,7% del PIL nazionale per la cooperazione allo sviluppo, e di sensibilizzare l’opinione pubblica e i giovani grazie all’educazione alla cittadinanza globale, come sta facendo la Focsiv con il progetto Generazione Cooperazione finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

"Pace e Sviluppo sono interdipendenti: non si può avere l'uno senza l'altra. Ci troviamo in un periodo che registra il più alto numero di conflitti dal termine della Seconda Guerra Mondiale, conflitti che consumano risorse ingenti per gli armamenti a discapito dello sviluppo. È quindi essenziale e urgente lavorare per creare le condizioni necessarie alla pace e alla fine dei conflitti."

Mattarella ha ricordato come la richiesta dell’Italia di essere accettata all’interno delle Nazioni Unite, è la prova di merito di un lavoro svolto per ricreare uno stato repubblicano e democratico all’epoca nascituro dalle macerie della seconda guerra mondiale e reduce da un ventennio di dittatura politica, e che si è voluto volgere appieno secondo i principi della Carta delle Nazioni Unite, a cui la Costituzione Italiana si è ispirata, e di cui tutt’ora, segue  i suoi dettami per la costruzione di un mondo più giusto, più equo e più sostenibile, in cui ogni popolo ed ogni persona possano ottenere pieno riconoscimento dei propri diritti.

Con la ferma e ferra volontà di non ripetere più gli errori commessi dal passato, l’Assemblea costituente italiana aveva infatti inserito espressamente norme che consentono limitazioni di sovranità in condizioni di parità con gli altri stati necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni, oltre a promuovere e a favorire le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. L’obiettivo del multilateralismo ha rappresentato il pilastro fondamentale della nostra politica estera, e con orgoglio accogliamo nel nostro territorio uffici e strutture delle nazioni Unite, da Torino a Roma, da Firenze, a Trieste a Brindisi.

La sensibilità della repubblica italiana a favore della pace e per la promozione della dignità umana e dei valori universali, si esprime nell’azione costante a sostegno dei dialoghi e dei processi di stabilizzazione post conflitto. Infatti, Mattarella prosegue dicendo che “L’Italia assicura anche la presenza di contingenti civili e di contingenti militari per i programmi di sviluppo e per le operazioni di mantenimento della pace in varie parti del mondo, spesso in scenari complessi e sensibili […] il multilateralismo che ispira il ruolo italiano nel mondo trova naturalmente espressione anche in altri contesti, dall’Unione Europea, di cui siamo stati tra i paesi fondatori, alle relazioni transatlantiche, nell’ambito di organizzazioni di autodifesa, nel G7, nel G20, negli altri organismi internazionali, in tutti questi ambiti l’Italia opera per il dialogo.

La sua posizione geografica, la sua storia, la sua cultura ne fanno un ponte naturale tra popoli, paesi e civiltà. Le prove globali che tutti affrontiamo, richiedono una risposta collettiva e ordinata da parte della comunità internazionale, in questo quadro l’ONU è una istituzione piattaforma universale, inclusiva e legittima per affrontare queste sfide.

A partire da alcuni territori dell’Africa, quasi 300 milioni di persone corrono rischi di scarsità di cibo, in pochi mesi si è così dissipato il dividendo della pace che aveva permesso dio destinare risorse allo sviluppo a scapito delle spese per armamenti dopo il venir meno della contrapposizione tra blocchi.

Lo scorso anno la spesa globale per le armi ha raggiunto i 2400 miliardi di dollari, una crescita di circa il 7% rispetto all’anno precedente, la più alta degli ultimi 15 anni. Si tratta di risorse che utilmente servirebbero per alleviare le crisi umanitarie che hanno coinvolto oltre 100 milioni di esseri umani, per favorire la crescita economica e sociale, per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e le insidie globali per la salute, per promuovere lo sviluppo morale ed intellettuale delle giovani generazioni e che invece, a causa del rilancio delle mire espansionistiche di alcuni stati, sono state destinate all’acquisto di mezzi distruttivi.

L’Italia con altri partner internazionali è convintamente impegnata nella ricerca di una soluzione pacifica e duratura del conflitto. La pace per essere giusta e duratura va fondata su principi alti e irrinunziabili del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Quest’ultima deve essere la fonte a cui aspirarsi per affrontare anche i sempre più preoccupanti eventi di guerra che soffiano sul Medio Oriente. Le tensioni e gli scontri di queste settimane impongono un accresciuto impegno della comunità internazionale per giungere a una de-escalation, è uno degli obiettivi che la Repubblica Italiana si è assunta con la Presidenza del G7. Occorre por fine alla catena di azioni e reazioni e consentire l’avvio di un processo che ponga al termine i massacri e conduca finalmente a una pace stabile, continuando a finanziare i progetti di soccorso ed aiuto umanitario ai profughi palestinesi”

Ed è per questo che la Focsiv, i suoi soci e i suoi partner internazionali, sono dal suo anno di fondazione impegnati nella costituzione di una rete di volontari e operatori umanitari all’estero, coinvolti in progetti di aiuto umanitario e di sostegno allo sviluppo economico, come quelli finanziati dalla raccolta fondi della Campagna “Abbiamo riso per una cosa seria” sul diritto al cibo e il raggiungimento dell’obiettivo 1 e 2 della Agenda 2030.

Interessati come tutta la rete delle realtà della società civile a creare un partenariato capillare e significativo dove le emergenze chiamano e i conflitti sono difficili da estirpare, consapevoli di dover giungere attraverso il dialogo e la nonviolenza alle origini di problemi complessi, ma di soluzioni mutuali e reciproche. Perché la pace è interesse di tutti i popoli ovunque.

L'integrale del discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'Assemblea Generale dell'ONU QUI