Sostenere l’accoglienza dei rifugiati e aumentare l’aiuto ai paesi impoveriti


Fonte immagine  Accoglienza profughi in famiglia: il progetto della Regione Toscana riceve il primo “sì” dal ministero dell’interno | Caritas Pisa

Nell’aiuto pubblico allo sviluppo (APS) figura da alcuni anni una nuova voce denominata “rifugiati nel paese donatore”. Questa voce arriva fino ad un terzo di tutta la cooperazione, ma è contestata dalle organizzazioni della società civile perché non c’entra niente con gli investimenti contro la povertà e le disuguaglianze nel Sud del mondo. E’ una spesa essenziale, necessaria, ma che riguarda il bilancio interno al paese. Altrimenti si fa confusione tra gli scopi della cooperazione allo sviluppo.

La spesa “rifugiati nel paese donatore” nell’aiuto allo sviluppo è molto altalenante, gonfia e sgonfia l’aiuto a seconda dei flussi migratori. E’ una spesa essenziale per l’accoglienza di persone che fuggono dalle guerre, ma non può considerarsi come cooperazione con i paesi del Sud del mondo. Occorre aumentare e migliorare l’accoglienza dei rifugiati e allo stesso tempo investire nella cooperazione allo sviluppo, senza mischiare le carte.

Più accoglienza e integrazione in Italia significa migliorare il benessere di tutti e tutte e far partecipare attivamente i migranti alla società ed economia nazionale. Più cooperazione con i paesi impoveriti significa contribuire a migliorare il benessere locale e creare le condizioni affinché venga rispettato il diritto a restare, in modo che la mobilità umana diventi una vera scelta libera. Tutto ciò è parte coerente dello sviluppo sostenibile.

L’Italia con i paesi del comitato dei donatori deve togliere la spesa “rifugiati nel paese donatore” dalla contabilizzazione dell’aiuto allo sviluppo. Mentre deve aumentare la spesa nella vera cooperazione allo sviluppo raggiungendo il target dello 0.7% del reddito nazionale lordo come previsto dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e come chiesto dalla Campagna 070

Vedi l’analisi della voce “rifugiati nel paese donatore” nel nuovo glossario sull’APS di Openpolis per il progetto Generazione Cooperazione QUI