Mali, giovane imprenditrice destinata al successo nel mondo della sartoria

La Cooperazione che funziona - la storia di Coumbia, Plan International

 Dopo aver lasciato la scuola senza qualifiche, Coumba faticava a sbarcare il lunario. Grazie alla formazione di Plan International, ora ha un’attività in proprio e sta garantendo un futuro migliore alla sua famiglia.

La popolazione del Mali è una delle più giovani al mondo, il che rappresenta un enorme potenziale ma anche molte sfide. Il numero di opportunità di lavoro sul mercato è inferiore a quello necessario per tenere il passo con la crescita della popolazione, il che porta ad alti livelli di disoccupazione giovanile. Inoltre, i giovani non hanno accesso alla formazione professionale necessaria per ottenere un lavoro dignitoso.

Ogni anno, migliaia di giovani maliani sono spinti a lasciare la loro patria e a migrare in altri Paesi in cerca di nuove opportunità, mettendosi a rischio di sfruttamento della manodopera, violenze e abusi.

Opportunità di lavoro per i giovani

Per affrontare questo problema, Plan International sta lavorando nelle regioni di Bamako e Kayes per fornire ai giovani una formazione professionale che permetta loro di guadagnare un reddito senza lasciare le loro case. Il progetto Avenir Brillant, finanziato dal Ministero dell’Interno italiano, offre corsi di formazione in diversi settori, tra cui sartoria, falegnameria, meccanica e produzione di sapone.

Dopo essere stata bocciata per tre volte agli esami scolastici, la ventenne Coumba ha abbandonato la scuola senza alcuna qualifica. Vivendo a casa con la madre e 5 fratelli più piccoli, le cose non erano facili, così quando si è presentata l’opportunità di partecipare al programma di formazione sulla sartoria supportato dal progetto, è stata entusiasta di prendervi parte.

“Eravamo il primo gruppo di apprendisti, 12 persone di età compresa tra i 16 e i 24 anni. La formazione è durata un anno e mezzo e abbiamo imparato a tagliare i modelli, cucire e ricamare”, spiega Coumba. “Dopo la formazione, abbiamo ricevuto un kit di avvio composto da macchina da cucire, tavolo, nastri, aghi e stoffe”. Voglio diventare più competente e abile nel taglio dei tessuti e spero di padroneggiare completamente il confezionamento di abiti da donna, Coumba

Grazie a queste risorse, Coumba ha potuto avviare la sua attività di cucito e sartoria e ora cuce articoli su ordinazione. “Uso WhatsApp per condividere il mio lavoro e anche i miei amici fanno lo stesso. È così che mi faccio conoscere. Quando investo 17.000 CFA (25 euro) per acquistare il materiale per confezionare le lenzuola, posso ottenere un profitto di 20.000 CFA (30 euro) dopo la rivendita. Faccio anche molti lavori di cucito per bambini”.

Sitan, la madre di Coumba, dice di aver notato un cambiamento nella figlia da quando ha iniziato a cucire. “Partecipare al programma è stato un ottimo modo per farle apprendere un’abilità. Non mi aspettavo che avesse tutto questo sostegno. Oggi è lei che si occupa di quasi tutto. Si prende cura di me e dei suoi fratelli. Non devo più preoccuparmi”.

L’attività sostiene l’intera famiglia

Sitan ci racconta che grazie al reddito di Coumba, la famiglia non fatica più a sopravvivere. “C’è una grande differenza tra la nostra condizione di prima e quella di oggi. Avere un’attività che genera un reddito è stato di grande aiuto per noi. Quando vende le lenzuola che produce, il ricavato aiuta a provvedere alle necessità dei suoi fratelli e sorelle. Ringrazio davvero il progetto per il suo sostegno“.

Coumba vuole ora condividere le sue conoscenze con altre ragazze e giovani donne che vivono in situazioni di vulnerabilità. Attualmente ha un’apprendista di 16 anni, Batoma, a cui sta trasmettendo le sue competenze.

“Ho visto Coumba che faceva cucito e ricamo e le ho chiesto se potessi venire ad aiutarla e imparare. In questo modo non dovrò stare a casa tutto il giorno a non fare niente. Amo il ricamo, è come un hobby per me. Mi piace creare piccole cose e regalarle ai miei cari. Coumba mi insegna molte cose nuove”, racconta Batoma.

“In passato, osservavo mia madre mentre ricamava. Quando mio padre è morto, sono venuta qui a Kayes per vivere con mia zia. Sono due anni che non vado a scuola, ma mia zia mi ha promesso di iscrivermi di nuovo l’anno prossimo. Voglio tornare a scuola perché vorrei diventare un soldato o un pompiere”, racconta Batoma.

Grazie al progetto Avenir Brillant, 12 ragazze di Kayes hanno iniziato l’apprendistato post-formazione, tra cui Coumba, che dice di essere molto determinata e di voler continuare ad affinare le sue capacità.

“Voglio continuare il mio apprendistato con un maestro artigiano perché durante la formazione non c’erano abbastanza macchine da cucire per tutti. Voglio diventare più competente e abile nel taglio dei tessuti e spero di padroneggiare completamente il confezionamento di abiti da donna.”

Il progetto Avenir Brillant

Finanziato dal Ministero dell’Interno italiano in collaborazione con Plan International e Action Aid International, il progetto Avenir Brillant è stato lanciato nell’ottobre 2020 ed è attuato nelle regioni di Bamako e Kayes in collaborazione con ENDA (Ambiente e Sviluppo) Mali e AME (Associazione Maliana degli Espulsi).

Il progetto fornisce ai giovani un’alternativa alla migrazione irregolare, offrendo opportunità sociali ed economiche, oltre a rafforzare i meccanismi di protezione per i bambini e i giovani migranti, sia quelli in transito che quelli recentemente tornati a casa.

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